• Utilizzo di pascoli e malghe

Utilizzo di pascoli e malghe

I sistemi zootecnici alpini rappresentano un esempio di integrazione armonica tra vocazione territoriale e processi produttivi in quanto hanno permesso di utilizzare le produzioni foraggiere locali, generando i tipici paesaggi montani caratterizzati dalla presenza di una estesa superficie a pascolo.

L’attività zootecnica in questi territori svolge pertanto una funzione fondamentale per la collettività permettendo la conservazione del paesaggio, la produzione di alimenti di qualità, la prevenzione di calamità naturali quali valanghe, frane, incendi, il consumo di biomassa nonché la tutela della biodiversità attraverso l’allevamento di razze locali in pericolo di estinzione ed il mantenimento della variabilità botanica caratteristica delle cotiche dei pascoli alpini.

L’Unione Europea, nell’ambito della recente riforma della Politica agricola comune (PAC), ha emanato, tra le altre, delle norme relative alla conservazione dei pascoli, con l’obiettivo di articolare un sistema di aiuti e di vincoli tali da incentivare il mantenimento di queste superfici ed indirizzarne la gestione in considerazione della loro forte valenza ambientale e paesaggistica, vocata alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi.

La normativa nazionale, nel dettagliare le linee direttrici dell’intervento comunitario, pone ulteriore attenzione alle modalità di sfruttamento dei pascoli al fine di limitarne gli utilizzi speculativi che hanno caratterizzato la precedente programmazione.

La Provincia autonoma di Trento si propone di assicurare la gestione sostenibile e multifunzionale dei pascoli montani quale bene della collettività, riconoscendo il ruolo delle autonomie locali nel perseguimento delle finalità e degli indirizzi definiti dalla legislazione comunitaria e nazionale, in applicazione del principio di sussidiarietà.

Inoltre nell’ambito degli indirizzi comunitari e nazionali contribuisce a migliorare la conoscenza dei pascoli e a regolamentarne l’utilizzo, al fine di garantire la conservazione delle risorse pastorali provinciali nonché la salvaguardia della biodiversità, degli ecosistemi, dell’ambiente, del paesaggio e della tradizione storico-culturale e a favorire la regimazione delle acque e contrastare il dissesto idrogeologico, in coerenza con gli obiettivi della programmazione e mediante lo svolgimento coordinato degli interventi.

Considerato che la superficie dei pascoli alpini trentini ammonta ad almeno 50.000 ettari, di cui oltre il 90% di proprietà pubblica, in particolare comunale o frazionale, risulta di peculiare importanza l’applicazione di una metodologia comune che permetta il corretto utilizzo delle produzioni foraggiere e delle strutture che caratterizzano gli alpeggi.

Pertanto la Provincia di Trento con la deliberazione della Giunta provinciale n. 731 del 6 maggio 2015 ha approvato lo schema tipo del disciplinare tecnico-economico di utilizzo dei pascoli e le linee guida per l'affidamento delle malghe.

La documentazione in allegato fornisce un utile riferimento per gli Enti pubblici che devono affidare le proprie malghe in affitto o in concessione agli imprenditori agricoli.

interlineaa

L'art. 25 della Legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 mira alla qualificazione e alla tutela di pascoli e dell'ambiente naturale montano attraverso la  concessione di agevolazioni

Allegati

Ultimo aggiornamento: 2022-09-26 15:15


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